Perdita dell'identità locale

La perdita d'identità ha riguardato tutti i settori e non ha risparmiato nessuno, tanto da portare una crisi profonda, persistente e probabilmente irreversibile. Una crisi di valori e una crisi d'identità, prima ancora che una crisi economica. Ma i media ogni giorno ci raccontano altro. 


E ci raccontano, tra l'altro, la favola di una ripresa che non ha alcuna possibilità, se non attraverso un radicale cambiamento del modello economico e sociale.


È il modello che non funziona. Il commercio locale, nella fattispecie, non è stato distrutto da una crisi economica, ma da una devastante crisi di identità. Nei negozi locali, soprattutto quelli dei centri cittadini, non comprano più i residenti e non comprano più i turisti. Essi hanno perso la loro attrattività, non sono più competitivi e non servono ad altro che a far sostare per qualche istante la gente davanti alle vetrine, più che altro per "farsi un'idea" di quello che poi compreranno altrove: in rete o nei centri commerciali, ad un prezzo migliore.


Impressioni.

"La globalizzazione, come la stiamo vedendo oggi, sta cambiando radicalmente il concetto di stato nazionale, che si sta dimostrando troppo grande per le piccole cose e troppo piccolo per la grandi cose.

Al centro della globalizzazione sta arrivando un nuovo concetto, il territorio. Oggi notiamo come processi come l'export, accordi commerciali ecc. abbiano come attori sempre più centrali i territori come le regioni.

È possibile che in futuro si svilupperanno e manterranno le piccole culture regionali/locali, bypassando la cultura nazionale che è stata, negli ultimi 2 secoli, dominante."

- Michael Nobili

"In questo grande fenomeno irreversibile senza più confini di omologazione tra esseri umani, tanta gente ha perso il lavoro, perché le fabbriche sono state spostate in paesi dove la produzione costava meno; i salari si sono abbassati e spesso è pericolosamente saltata la cultura della sicurezza del lavoro, come se tutti i diritti acquisiti dei lavoratori per cui si è tanto lottato ovunque, fossero ormai un retaggio del passato."

- Achille Rossi

"Almeno in teoria, la globalizzazione dovrebbe essere un processo che punta all'armonia tra culture diverse: si conoscono le altre senza elevare o disconoscere la propria. Purtroppo il processo, nella pratica, non è così lineare, sia per la difficoltà teorica di armonizzare due culture troppo diverse su troppe cose sia per la presenza di forze di segno opposto, che pensano di appartenere all'unica cultura accettabile e che quindi debba essere imposta agli altri."

- Giovanna Nacca

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